I Conti di Ventimiglia edificarono la Chiesa di San Michele nel X secolo come priorato monastico benedettino, ma nella struttura architettonica si sono stratificate modifiche risalenti all’XI e al XII secolo.

In seguito al terremoto del 1628, poi, l’intero edificio è stato soggetto a modifiche e adeguamenti, a partire dalla facciata romanica: un falso ottocentesco in stucco e cemento, che riprende le forme della cattedrale.

All’interno è possibile ammirare tracce della struttura protoromanica originale, come l’acquasantiera vicina all’ingresso.

La cripta, posta sotto l’altare principale, conserva materiali prelevati dai resti della città romana: colonne, reperti, perfino un cippo militare che ancora riporta in un’incisione la distanza da Roma.